Presentazione

La Logica di Russel, il Coraggio di Camus e la Fede di Chesterton.

martedì 23 luglio 2013

Michel Onfray

Da WikiQuote:

Trattato di Ateologia

Michel Foucault chiamava episteme quell'invisibile ma efficace dispositivo di discorso, di visione delle cose e del mondo, di rappresentazione della realtà che chiude, cristallizza e blocca un'epoca su rappresentazioni fisse.
(p. 55)

Venire al mondo significa scoprire di essere per la morte; essere per la morte significa vivere giorno per giorno la delusione della vita.
Solo la religione dà l'impressione di arrestare il movimento.
In realtà lo accelera.
(p. 72)

Lezione numero uno: se rifiutiamo l'illusione della fede, le consolazioni di Dio e le favole della religione, se preferiamo voler sapere optando per la conoscenza e l'intelligenza, allora la realtà ci appare così com'è: tragica.
Ma una verità che toglie subito la speranza e consente di non sprecare del tutto la vita collocandola sotto il segno del morto-vivente è meglio di una storia che sul momento consola, ma ci fa trascurare il nostro unico bene: la vita qui e ora.
(p. 75)

Da WikiPedia:

Michel Onfray (Chambois, 1º gennaio 1959) è un filosofo e docente universitario francese, appartenente alla moderna corrente anarchica ed edonista.

I suoi scritti celebrano i sensi, l'ateismo filosofico, l'edonismo e il piacere (senza rinunciare a una decisa impronta etica e politica), e la figura del "filosofo-artista" nella tradizione dei pensatori greci, che affermarono l'autonomia della vita e del pensiero.
Ostentando un ateismo senza concessioni, egli sostiene che le religioni sono indifendibili in quanto strumenti d'oppressione e di frattura con la realtà o di elusione da essa.
Michel Onfray ritiene che la filosofia non possa esistere senza l'ausilio apportato dalle scienze naturali, dalla psicoanalisi (sebbene abbia successivamente rifiutato Freud) e dalla sociologia in una coniugazione del sapere scientifico con quello filosofico.
Secondo lui, un filosofo pensa in modo coerente solo se dispone di adeguati strumenti del sapere, altrimenti le sue analisi si collocano al di fuori della realtà.
Onfray appartiene a una classe di intellettuali vicina a correnti di pensiero individualiste e libertarie, di cui tenta il recupero dell'afflato originario attraverso lo studio dei filosofi cinici (come Diogene di Sinope) ed epicurei (principalmente Epicuro e Diogene di Enoanda), ma anche tramite tutta la storia della filosofia, dai pensatori libertini come Michel de Montaigne e Baruch Spinoza, illuministi radicali come d'Holbach, utilitaristi, alcuni esponenti della Scuola di Francoforte, ma anche Nietzsche, con cui condivide la "rivolta dionisiaca", e alcuni esistenzialisti.
È stato avvicinato alla corrente del "Nuovo ateismo", gruppo assai eterogeneo a cui sono stati associati vari pensatori e scrittori, come Richard Dawkins, Sam Harris, Daniel Dennett, Christopher Hitchens e Piergiorgio Odifreddi.
Egli, è, alla maniera di questi predecessori, un materialista abbastanza ottimista, senza gli eccessi di pessimismo che alcune correnti irreligiose hanno manifestato.

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