Presentazione

La Logica di Russel, il Coraggio di Camus e la Fede di Chesterton.

mercoledì 7 agosto 2013

Dei delitti e delle pene

Da WikiPedia:

Dei delitti e delle pene è un breve saggio scritto dall'illuminista italiano Cesare Beccaria pubblicato nel 1764.
È senz'altro il testo più noto dell'Illuminismo italiano se si considera la sua fortuna in Italia e in Europa e la sua influenza sui pensatori cronologicamente successivi.
In questo breve trattato Beccaria si pone con spirito illuminista delle domande circa i delitti e le pene allora in uso.

Storia

L'opera, stampata per la prima volta a Livorno da Marco Coltellini, incontrò un notevole successo ed ebbe vasta eco in tutta Europa.
Fu apprezzata nella Milano illuminista, fu vista come il prodotto dell'attività innovatrice in Francia (dove incontrò l'apprezzamento entusiastico dei filosofi dell'Encyclopédie, di Voltaire e dei philosophes più prestigiosi che lo tradussero con le note di Denis Diderot e lo considerarono come un vero e proprio capolavoro), e messa subito in pratica dalla zarina Caterina II di Russia.
L'opera fu scritta in francese, poiché in questo periodo era forte l'egemonia della Francia e le persone di cultura parlavano e scrivevano in francese con naturalezza, anche se di diversa nazionalità.
Thomas Jefferson e i padri fondatori degli Stati Uniti, che la lessero direttamente in italiano, ne presero spunto per le nuove leggi costituzionali americane.

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