Presentazione

La Logica di Russel, il Coraggio di Camus e la Fede di Chesterton.

mercoledì 21 agosto 2013

George Edward Moore

Da WikiPedia:

Il suo nome può essere affiancato per importanza a quelli di Bertrand Russell, Gottlob Frege e Ludwig Wittgenstein nell'aver contribuito alla nascita della filosofia analitica e nell'averne modellato il corso nella sua prima fase.

Pensiero
Idealismo

La fase di adesione all'idealismo è molto breve.

Rifiuto dell'Idealismo e Realismo atomista

Nella letteratura più recente la posizione di Moore negli anni 1898-1904 è stata definita come atomismo platonico o realismo puro.

Con l'opera "La confutazione dell'idealismo" (1903) Moore criticò il modello idealistico che si risolve nell'inclusione dell'oggetto come parte o qualità della coscienza.
Moore affermò, invece, che l'indagine e la conoscenza di un oggetto non implica alterazioni nell'"osservato".

Sostenne la esteriorità delle relazioni come un cardine del suo modello filosofico e punto di partenza del realismo.

Nello scritto "Some Main Problems of Philosophy" focalizzò la sua analisi sul senso comune, allo scopo di difendere le credenze e per tendere a delineare una relazione fra verità e senso comune.

I Principia Ethica

L'importanza storica dei "Principia Ethica" non è sottovalutabile.

Moore sviluppò il concetto di "fallacia naturalistica", un errore che si compirebbe ogni qualvolta si tenti di definire concetti come il bene, un concetto semplice di cui non si può dare alcuna definizione, sia di natura fisica che metafisica.

L'errore che generalmente si compie è far coincidere il bene con le proprietà con cui lo si descrive.

Come non si può descrivere che cos'è il colore giallo, così non si può descrivere che cos'è il bene, ma solo indicare qual è.

Diversamente da Kant sostenne che la nozione del dovere si basa su quella del bene, quindi l'uomo deve perseguire quegli atti che indurranno il bene, e il fine dell'etica è quello di indagare quelle proprietà e quelle considerazioni formulate sulla qualità degli oggetti indicati con la definizione di "bene" e di "male".
Non potendo l'uomo venire a conoscenza di tutte le conseguenze di tutte le azioni possibili, secondo l'etica di Moore, la soluzione ideale, se non per risolvere ma almeno per limitare i problemi della vita, consisterebbe nell'adeguamento alle regole tradizionali ("Principia Ethica", V, §99).

Buono è dunque indefinibile ed è una proprietà non-naturale, individuata dall'uomo grazie alla sua "intuizione morale" che gli fa percepire cosa è buono.
In questo concorda con gli intuizionisti etici.

Sense-Data e Realismo Indiretto

La pubblicazione nel 1905 dell'articolo "The Nature and Reality of the Objects of Perceptions" segna l'allontanamento di Moore dalla posizione realista che aveva sostenuto negli anni giovanili.
Secondo Baldwin i principali problemi che spinsero Moore ad allontanarsi dall'atomismo platonico riguardano la spiegazione degli oggetti della percezione e la questione delle proposizioni false.
Stando agli oggetti della percezione, possiamo notare due aspetti principali all'interno dell'atomismo platonico.

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