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La Logica di Russel, il Coraggio di Camus e la Fede di Chesterton.

giovedì 8 agosto 2013

Olismo

Da WikiPedia:

L'olismo (dal greco όλος, cioè "la totalità") è una posizione filosofica basata sull'idea che le proprietà di un sistema non possano essere spiegate esclusivamente tramite le sue componenti.
Relativamente a ciò che può essere chiamato "olistico", per definizione, la sommatoria funzionale delle parti è sempre maggiore/differente della somma delle prestazioni delle parti prese singolarmente.
Un tipico esempio di struttura olistica è l'organismo biologico, perché un essere vivente, in quanto tale, va considerato sempre come un'unità-totalità non esprimibile con l'insieme delle parti che lo costituiscono.
Ma anche una macchina, in molti casi, non essendo esprimibile come una sommatoria funzionale delle sue parti, deve essere considerata olistica.
Di un oggetto che vola, che resta e si muove per aria com'è un aeroplano, ad esempio, è difficile dire che funzioni come "somma dei suoi componenti".
Esso infatti, come sommatoria funzionale delle sue parti, non sarebbe identificabile con un "oggetto che vola".

L'olismo, esprimibile anche come non-riduzionismo, è a volte descritto come l'opposto del riduzionismo, nonostante i sostenitori del riduzionismo scientifico affermino che sia più giusto considerarlo l'opposto del riduzionismo sfrenato.
Può anche essere considerato opposto all'atomismo, per quanto l'uno non escluda affatto l'altro.
Gli atomi, infatti, come elementi-base del complesso, non escludono affatto che l'assemblato possegga prestazioni superiori alla somma delle proprietà degli assemblati.
Ma quando l'assemblato non esista più in quanto tale sono gli assemblati a riprendere esistenza autonoma ed essere nuovamente disponibili per nuovi assemblaggi "emergenti".

La dicotomia concettuale olismo/atomismo è pretestuosa e filosoficamente priva di fondamento, trattandosi semplicemente di "livelli differenti" di aggregazione della materia.
Una materia che allo stato elementare (particelle fermioniche e bosoniche) ha certe proprietà che non sono più quelle dei "complessi" che le particelle elementari formano, dapprima a livello di atomi, poi di molecole, poi di macromolecole, e infine di "corpi complessi" e macroscopici come sono gli esseri viventi.

I precursori

Per quanto l'olismo nasca in Occidente soltanto nel XVII secolo con il panteismo di Spinoza, esso fonda le filosofie orientali sin dal XIII secolo a.C.
Le filosofie-teologie indiane sono infatti tutte olistiche, e l'olismo è uno degli elementi di base di tutta la speculazione orientale, quale si ritrova anche in Cina nel Taoismo, che si origina nel VI secolo a.C. circa.
Quindi, la sua identificazione e definizione ha luogo in Occidente con grande ritardo, solamente dal XX secolo, basandosi su una tradizione che è riferibile soltanto al Neoplatonismo (III-VI secolo) e in particolare in Plotino (III secolo).
Tradizione assai debole quindi nel mondo giudaico-cristiano, se si esclude, appunto, Baruch Spinoza e prima di lui Giordano Bruno.
Spinoza con un'originalissima interpretazione della Bibbia si oppone al dualismo cartesiano con il suo panteismo (Dio è il Tutto).
Più tardi, in qualche misura, anche Johann Wolfgang von Goethe che raccoglieva suggestioni mistico-olistiche del pensiero tardo-medievale può essere considerato un olista.
Egli traduce infatti nella sua teoria dei colori, dove la luce bianca (come sommatoria dei differenti colori dell'iride) non sarebbe considerabile come mera somma delle frequenze elettromagnetiche dei suoi componenti, un concetto olistico che il Romanticismo tende a rivitalizzare.

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