Presentazione

La Logica di Russel, il Coraggio di Camus e la Fede di Chesterton.

martedì 13 agosto 2013

Pierre Bayle

Da WikiPedia:

Il 1695 vede l’uscita del primo volume del "Dictonnairie Historique e critique" ("Dizionario storico-critico"), seguito dal secondo nel 1697 e del terzo nel 1702.
L’opera contava di ben 2038 articoli ed rappresenta tuttora uno di più straordinari esempi storici di analisi del pensiero umano, dei suoi equivoci, dei suoi errori, delle sue arroganze e delle sue ignoranze.
Del 1704 è la "Continuation des pensées diverses sur la comète", dove è ripresa l’analisi dell’atteggiamento e il pensiero della miscredenza e dell’ateismo, con la messa in evidenza delle buone ragioni contro le degenerazioni di un cristianesimo superstizioso e irrazionale.
Opere minori lo tengono impegnato sino alla morte e il dialogo "Entretiens de Maxime et de Themiste" lo tiene impegnato sino alla morte, il 28 dicembre 1706.

Filosofia

Pierre Bayle è noto soprattutto come autore delle "Pensées Diverses sur la Comète" (1682) e del "Dictionnaire historique et critique" (1697).
In particolare, nelle Pensées egli esprime una ferma condanna nei confronti di idolatria e superstizione e dà vita alla figura dell'ateo virtuoso: egli considera cioè la vita morale indipendente dai principi religiosi che si professano, per cui chiunque può vivere in modo onesto e virtuoso semplicemente seguendo ragione e buon senso, a prescindere dall'ammettere o meno l'esistenza di un Dio e delle sue leggi.
Vi è perciò a possibilità di un "ateismo virtuoso" che nei "Pensieri sulla cometa" trova una sua legittimazione come esito di una puntuale analisi critica della non-religione.
Il bene e il male non sono prerogative di una fede o di una filosofia, come le virtù e i vizi convivono entro lo stesso modo di veder il mondo e vi è spesso discrepanza tra ciò che i soggetti umani dicono e quello che fanno.
Le passioni dominano l’uomo e non la ragione; per ciò la ragione ha il compito di analizzare il ragionevole e l’irragionevole nel pensare e nell’agire umani.

Il Dictionnaire è invece un'ampia opera di compilazione nella quale Bayle cerca di raccogliere il maggior numero possibile di informazioni in merito a personaggi, miti ed eventi di ogni epoca storica.
Dalla lettura degli articoli, emerge la sua diffidenza nei confronti di tutte le teorie, siano esse scientifiche, metafisiche o religiose, che vogliano offrire una spiegazione razionale ed onnicomprensiva del reale.
Egli infatti sostiene, partendo da un punto di vista scettico, l'impossibilità stessa di elaborare teorie generali e risolutive, poiché ogni tentativo in tal senso si risolve nell'incoerenza e nella contraddittorietà.
Bayle ha poca fiducia nelle verità fabbricate dalla logica formale, ma ne ha nella realtà dei fatti in quanto sola e vera fonte di conoscenza.
Il Dizionario è perciò una straordinaria summa analitica di molteplici situazioni di controversia storica in cui Bayle, come un chirurgo, disseziona le tesi e ne rivela la sostanza.
Nelle immaginarie dispute che vanno in scena, verità apparentemente inattaccabili si rivelano falsità attraverso il confronto serrato della saggezza e della stupidità, condito di ironia e sarcasmo.

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