Presentazione

La Logica di Russel, il Coraggio di Camus e la Fede di Chesterton.

martedì 5 novembre 2013

Paul Ricoeur

Da WikiPedia:

Ricœur, nella sua incredibilmente profilica attività intellettuale, ha sviluppato la fenomenologia e l`ermeneutica creando un dialogo costante fra queste e le scienze umane e sociali.
Si è interessato di logica, di esistenzialismo cristiano e teologia protestante, di politica, di storia.
Le sue opere si sviluppano intorno al concetto di senso, di soggettività, di funzione euristica dell`immaginazione.
Ricœur prende le mosse da Karl Jaspers e Edmund Husserl per analizzare la cruciale tematica del linguaggio come luogo in cui si pone il problema del senso, e a cui è strettamente connessa l’interpretazione, che è comunque interpretazione del mondo. Interpretazione secondo due modi: il primo è quello dell’esegesi, il secondo l’ermeneutica demistificante.
Questi due orientamenti sono propri della tensione della modernità, ovvero della tensione tra volontà di sospetto e volontà di ascolto, che assieme animano l’Ermeneutica.
Ricœur ritiene fondamentali i tre maestri del sospetto, Marx, Nietzsche e Freud, che hanno definito come falsa scienza quella di origine cartesiana, proprio quella che avrebbe dovuto invece fugare ogni dubbio. Questi tre maestri hanno mostrato che dietro alle grandi certezze sussistono rispettivamente valori economico – sociali, la volontà di potenza e l’inconscio.
Al centro della riflessione ermeneutica vi è il simbolo, valorizzato attraverso l’emblema del sogno di provenienza freudiana, sogno che è “regione del senso duplice” e che dunque chiama in causa l’interpretazione, poiché in ogni simbolo vi è un significato manifesto ed uno latente. Interpretazione è il passaggio dall’uno all’altro.
Ricœur distingue tra segni e simboli linguistici: i primi hanno funzione solo nel linguaggio comunicativo, mentre i simboli permettono di esplorare il senso dell’esperienza umana, hanno un senso figurato verso cui il senso manifesto costituisce comunque una via d’accesso, come accade ad esempio nella metafora.
La ricerca di questi sensi va effettuata, ad esempio, nelle opere letterarie, cercando di coglierne il senso profondo e l’intenzionalità da cui sono guidate.
Quindi egli indica i limiti dello strutturalismo, e di una parte delle nueroscienze moderne.
Il compito della filosofia è infatti riaprire il linguaggio alla realtà riscoprendo il ruolo del soggetto (fenomenologia).
La premessa dello strutturalismo, in merito alla divisione tra significato e significante, infatti nega qualsiasi possibilità di un'analisi extra-linguistica.
Queste sono le premesse filosofiche di un'ermeneutica fenomenologica.


Da "http://www.filosofia.rai.it/articoli/ricoeur-problemi-attuali-delletica/3867/default.aspx" :

Secondo il filosofo francese Paul Ricoeur (Valence, 1913) la norma etica che individua il limite di ciò che non si deve fare, all`interno di tutto ciò che è possibile fare da un punto di vista tecnico, è riconducibile al principio kantiano di non usare l`altro come mezzo, ma sempre come fine.
L`altro principio cui si dovrebbe ispirare la riflessione morale è il giusto mezzo.
Due sono per Ricoeur le posizioni estreme da evitare: riproporre il programma educativo dell`Illuminismo, smentito dalla barbarie del XX secolo (campi di concentramento, tortura, ecc.); credere che i diritti fondamentali (libertà di espressione, libertà di riunione, libertà di stampa) siano acquisizioni universali.
In realtà si tratta di valori che non sono riconosciuti dalle altre culture: essi sono pertanto "universali localistici". Manca ancora l`incontro con il buddismo e l`islamismo, manca uno "spazio internazionale" di discussione.
Interrogato sullo "stato di salute" della ragione nel mondo, Ricoeur individua tre "malattie": il totalitarismo e l`incapacità di affrontare la ricostruzione morale; la crisi della ragione strumentale, che ha progredito più rapidamente della saggezza pratica; la qualità della comunicazione oggi, inferiore allo sviluppo dei suoi mezzi.
Il confronto con le altre culture, per quanto tecnologicamente possibile, non è ancora avvenuto.
È dunque necessario portare nella discussione uno spirito di amicizia, "una generosità non disgiunta dall`esigenza del rigore".

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