Presentazione

La Logica di Russel, il Coraggio di Camus e la Fede di Chesterton.

mercoledì 8 gennaio 2014

Carl Sagan

Da WikiPedia:

Sagan era notoriamente uno scettico in materia di religione.
Famoso un suo articolo, dal titolo "C'è un drago nel mio garage", in cui mette in guardia contro i facili finalismi e la pretesa di voler credere in certe cose solo perché la loro non esistenza non è dimostrabile; spiega attraverso la storia di un uomo che sostiene di avere un animale mitologico nel garage ma che non lascia alcuna traccia reale per essere percepito che, con simili premesse, si potrebbe sostenere l'esistenza di qualunque cosa.
Sagan ribadisce pertanto che l'onere della prova sta a chi asserisce l'esistenza di qualcosa, non in chi la nega (il problema venne già affrontato da Bertrand Russell nella sua famosa storia della Teiera di Russell), ragionamento basato sul concetto popperiano di falsificabilità di una teoria (scientifica, di solito).

Sagan scrisse frequentemente riguardo alla religione ed il rapporto che essa ha con la scienza, esprimendo il proprio scetticismo riguardo al comune concetto di Dio:

    Alcune persone pensano che Dio sia un gigantesco patriarca dalla pelle chiara, con una lunga barba bianca, che siede su di un trono da qualche parte lassù nel cielo, occupato a registrare la caduta di ogni passero.
   Altri, per esempio Baruch Spinoza ed Albert Einstein, considerano Dio essere essenzialmente la somma totale delle leggi fisiche che descrivono l'universo.
   Non conosco nessuna prova convincente per un patriarca antropomorfo che da qualche punto d'osservazione celeste controlla i destini umani, ma sarebbe follia negare l'esistenza di leggi fisiche.

Nonostante il suo scetticismo nei riguardi della religione, Sagan ha sempre negato di essere ateo, affermando che:
« An atheist has to know a lot more than I know. An atheist is someone who knows there is no god.
By some definitions atheism is very stupid. »
« Un ateo deve sapere molto di più di quello che so io. Un ateo è qualcuno che sa che Dio non esiste. Secondo alcune definizioni, l'ateismo è molto stupido. »

Sagan si definiva "agnostico".


Da WikiQuote:

Noi siamo l'incarnazione locale di un Cosmo cresciuto fino all'autocoscienza.
Abbiamo incominciato a comprendere la nostra origine: siamo materia stellare che medita sulle stelle.

Affermazioni straordinarie richiedono prove straordinarie.

Le più importanti religioni della Terra si contraddicono a vicenda riguardo a molti punti.
Non possono essere tutte perfette. E se fossero tutte sbagliate? È una possibilità, sapete.
Ci si deve preoccupare della verità, esatto?
Ebbene il modo per vagliare tutte le diverse opinioni è l'essere scettici.
Riguardo alle vostre convinzioni religiose non sono più scettica di quanto lo sia riguardo a ogni nuova idea scientifica di cui vengo a conoscenza.
Ma nella prassi della mia professione, sono definite ipotesi, non ispirazione e neppure rivelazione.

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C'erano degli eccessi nella scienza come ce n'erano nella religione.
Un uomo ragionevole non avrebbe perso la testa né per l'una né per l'altra.
C'erano molte interpretazioni delle Scritture e molte interpretazioni del mondo naturale.
Entrambi erano stati creati da Dio, perciò dovevano essere compatibili l'uno con l'altro.
Dovunque sembrasse esistere una discrepanza, o uno scienziato o un teologo – forse tutt'e due – non aveva fatto bene il suo lavoro.
(p. 129)

Tutto quello che lei non capisce, signor Rankin, lo attribuisce a Dio.
Dio per lei è dove si spazzano via tutti i misteri del mondo, tutte le sfide alla nostra intelligenza.
Lei spegne semplicemente il suo cervello e dice che l'ha fatto Dio.
(p. 155)

Ci sono enormi bilanci pubblicitari solo quando non c'è nessuna differenza tra i prodotti.
Se i prodotti fossero davvero diversi, la gente comprerebbe quello migliore.
La pubblicità insegna alla gente a non fidarsi del proprio giudizio.
La pubblicità insegna alla gente ad essere stupida.
(p. 210)

Vede, le persone religiose – la maggior parte di esse – pensano davvero che questo pianeta sia un esperimento. È quello che tramandano le loro fedi.
Un dio o l'altro sta sempre brontolando, combinando pasticci con mogli di artigiani, consegnando tavole sulle montagne, comandando di mutilare i figli, dicendo alla gente quali parole possa pronunciare e quali no, costringendo la gente a sentirsi colpevole del proprio piacere e così via.
Perché gli dei non possono star tranquilli? Tutto questo intervenire e infastidirsi puzza di incompetenza.
Se Dio non voleva che la moglie di Lot si voltasse indietro a guardare, perché non l'aveva creata obbediente, così avrebbe fatto quello che le diceva suo marito?
O se non avesse fatto Lot con quella testa di cazzo, forse lei gli avrebbe dato più ascolto.
Se Dio è onnipotente e onnisciente, perché non ha fatto funzionare l'universo fin da principio così sarebbe venuto fuori come voleva lui?
Perché sta continuamente aggiustando le cose e lamentandosi?
No, c'è una sola cosa che la Bibbia chiarisce: il suo Dio è un artefice maldestro.
Non ci sa fare nella fase progettuale e non ci sa fare nella fase esecutiva.
Dovrebbe ritirarsi dagli affari, se ci fosse della concorrenza.
(p. 264)

Il mondo infestato dai demoni

In assenza di prove fisiche, la scienza non ammette spiriti, anime, angeli, diavoli o corpi di dharma del Buddha. O visitatori provenienti da altri mondi.

Una delle mie vignette preferite mostra un'indovina che esamina il palmo della mano di un cliente e poi sentenzia: "Lei è un credulone".

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